In memoriam del Prof. Carlo Bellecci (corso1953-1956)

Il giorno 13/09/2021 è venuto a mancare l’ex allievo Carlo Raffaele Bellecci del 166° corso, eminente scienziato, persona bellissima ed orgoglioso ex allievo.
Purtroppo a causa della situazione sanitaria del paese gli ex allievi non hanno potuto rivolgergli l’estremo saluto.
La Sezione Lazio intende ricordarlo con questi due scritti, uno istituzionale del Prof. Orazio Schillaci, pubblicato sul sito dell’Università di Tor Vergata, ed uno di Antonio Gucciardino, ex allievo del 173° Corso.

Ricordo del Prof. Orazio Schillaci – Rettore dell’Università di Tor Vergata.

Alla Comunità universitaria

Il nostro Ateneo e il mondo della scienza è in lutto per la scomparsa del Prof. Carlo Bellecci.
Già ricercatore del CNEN (oggi ENEA) nell’ambito del programma di ricerca EURATOM sulla fusione termonucleare, del CNRR, poi docente presso l’Università della Calabria, dal 1998 ha svolto la sua attività nell’Università di Tor Vergata illuminando con la sua illimitata curiosità, le sue idee creative e la sua personalità carismatica colleghi, studenti e ricercatori di ogni paese.

Una carriera scientifica e accademica svoltasi come docente della Facoltà di Ingegneria e come Direttore della Scuola di Specializzazione in Fisica Medica della Facoltà di Medicina e Chirurgia che ha rappresentato una fonte inesauribile di ispirazione per l’intera nostra comunità che è ben consapevole del valore dell’uomo e dello scienziato e di quanto ha lasciato in tutti noi.

Ai suoi allievi viene consegnata la traccia indelebile della sua sapienza con il compito di proseguire con la stessa tenacia, capacità e intelligenza.

Orazio Schillaci

Ricordo del Ten. Gen. Antonio Gucciardino

Pensando all’amico Carlo, ex allievo del 166° corso, la prima cosa che mi viene in mente è il nostro primo incontro. Non avvenne alla Nunziatella poiché io sono del 173° corso, quindi posteriore al suo di sette anni. L’occasione si presentò come un semplice e normale incontro di lavoro, quasi una banale, contingente esigenza professionale.
Eravamo nell’anno 2007 ed il Prof. Carlo Bellecci cercava un contatto con l’Esercito per organizzare un nuovo Master post-lauream presso l’Istituto di Ingegneria Industriale di Tor Vergata nel settore C.B.R.N. (Chimico, Biologico, Radiologico, Nucleare). Nello stesso tempo io ero alla ricerca, nella mia qualità di Vice Comandante Logistico dell’Esercito e responsabile del Dipartimento Tecnico, di un corso di specializzazione per giovani ufficiali tecnici, già laureati e in procinto di essere impiegati nel settore N.B.C. (Nucleare, Biologico, Chimico).
Ma chi ci mise in contatto? Un altro ex allievo che all’epoca era il Presidente della nostra Sezione “Lazio”: l’ottimo e sempre entusiasta Massimo Filippo Marzi (167° corso e cappella di Carlo Bellecci) il quale mi telefonò dicendomi che avrei dovuto assolutamente incontrare e conoscere un ex allievo di straordinaria caratura per doti culturali, morali e di carattere. Fissammo quindi un appuntamento per visitare i laboratori di ricerca di Tor Vergata, dove operava Carlo con i suoi collaboratori. Giunto alla sede universitaria, incontrai Carlo su una sedia a rotelle, invalido di braccia e gambe, ma dotato di una mente vulcanica pervasa di idee effervescenti e di una personalità estremamente autorevole e forte, frutto della lunghissima esperienza vissuta in qualità di anziano professore di fisica nucleare.
Dopo soltanto mezz’ora di conversazione eravamo entrambi in perfetta sintonia e sembrava ci conoscessimo da sempre, grazie alla magia della Nunziatella, perché quando due ex allievi si incontrano non importa la differenza di età, cadono tutte le barriere e si crea subito un clima di fiducia e di amicizia.
Carlo mi raccontò anche l’origine della sua invalidità, manifestatasi quando, da giovane ricercatore presso i laboratori del CNR della Casaccia, maneggiava i campioni di sostanze radioattive senza i necessari dispositivi protettivi che, a quel tempo, non erano ancora entrati nell’uso abituale.

Parlando con lui rimasi affascinato dalla sua estrema razionalità e chiarezza di idee, oltre che dalla vitalità che sprigionava e che gli permetteva, nonostante la grave invalidità, di svolgere regolarmente la sua attività professionale. Da allora, anno dopo anno, è continuato il sodalizio professionale che ci ha visti insieme nel Comitato Direttivo e nella conduzione del corso di Master in C.B.R.N., nel frattempo diventato internazionale, con numerosi studenti provenienti dall’estero.
Analogamente la nostra frequentazione continuava anche in seno alla Sezione ex-allievi “Lazio”, di cui avevo nel frattempo assunto la presidenza e dove Carlo era sempre presente dando prova, in ogni occasione, di grande attaccamento alla nostra amata Scuola e continuando a mantenere vivi i rapporti con gli altri ex allievi, giovani e meno giovani, i quali ebbero tutti il modo di conoscerlo e di apprezzarlo.
Quindi è stato su un doppio binario, professionale ed associazionistico, che Carlo ha rappresentato per me e per tutti noi una esemplarità di ammirevole capacità professionale, di elevatissima forza d’animo nelle avversità della vita e di affezionati sentimenti di amicizia che ci hanno legato e ci legano sempre, anche quando accade di incontrarsi casualmente nella vita per la prima volta, provenendo da corsi ed epoche diverse, ma uniti dal privilegio di aver vissuto la speciale avventura del Rosso Maniero.
Tutto questo è stato, per me, l’aver incontrato e conosciuto Carlo Bellecci e sono sicuro che altrettanto ha significato anche per molti altri ex allievi della Sezione “Lazio”. Oggi ci resta un grosso rammarico: non averlo potuto salutare degnamente a causa delle vigenti disposizioni anti-covid, che hanno impedito qualsiasi cerimonia o manifestazione pubblica in suo onore.
Ora, con questa breve nota, tento di rimediare per ricordarlo degnamente, nella speranza che faccia piacere anche agli altri leggere queste poche righe in Sua memoria.
Riposi in pace.

Antonio Gucciardino

IL SALUTO DEL PRESIDENTE

“Chi te l’ha fatto fare, povero Cappellone…”,

ma questa volta non me lo sta cantando l’Anziano (come nella sempre troppo breve vita da Allievo), ma mia moglie quando ha saputo che stavo assumendo il fardello della Sezione “Lazio”.

La verità ce l’insegna Eduardo: “Gli esami non finiscono mai”, e la vita ci dà conferma ogni giorno.

La voglia di mettersi in gioco è nel dna di ciascuno, soprattutto di chi da ragazzo (o bambino?) ha appreso a cavarsela da solo per vincere i cimenti che la vita militare ogni giorno ci riservava.

Ed eccomi qua, finalmente, cercando di ripagare tutto quel che mamma “Nunziatela” mi ha donato nei miei quattro anni giovanili (Scientifico “A”, per i più curiosi), poi per tutta la vita e ancora oggi, cosa un po’ più difficile da farsi fin quando si hanno i vincoli del servizio.

Non si è Exallievi per diritto di sangue o investitura divina, ma per aver vinto un difficile concorso, per aver superato anni di dura disciplina (diciamocelo pure), e perché viviamo quel comune sentire che ogni anno ci conduce a Napoli, un po’ come uccelli migratori.

Non è quindi l’Associazione, né la Sezione, che ci conferisce il titolo o la promozione, eppure…

Nella mia lunga carriera ho percorso l’Italia in lungo e in largo e, nel mio peregrinare ho avuto sempre il conforto e la gioia dell’amicizia di tantissimi Exallievi che ho incontrato e conosciuto proprio per il tramite delle Sezioni Sicilia, Lazio, Toscana e Veneto (non cito Calabria, Campania, Puglia e Marche perché all’epoca ancora non costituite in Sezione, ma di fatto già vive per gli amici che comunque ho frequentato).

E quando andiamo a Napoli, e lo ricordo particolarmente per il mio 50nnale, è l’Associazione che ci dà la dritta giusta per incanalare al meglio la nostra ardente brama di partecipazione.

Con questa esperienza e con i sentimenti di sempre mi accingo a raccogliere il testimone dal Consiglio uscente per proseguire sulla strada tracciata e cercare, con i neoeletti Consiglieri, di realizzare i sogni di sempre.

Tantissime le iniziative che ho trovato, soprattutto quelle nate dalla spontaneità dei più attivi, iscritti o non iscritti alla Sezione, che rappresentano comunque un riferimento certo per la socialità cui tutti aspiriamo, oltre le tradizionali scadenze del 18 novembre e degli auguri natalizi: sport, conferenze, gite, pizze, amenità… Tiriamo fuori i sogni dal cassetto per renderli, tutti insieme, solide realtà (mi pare fosse anche uno spot pubblicitario, ma rende bene l’idea).

La Sezione “Lazio”, ora impegnata per la cena natalizia del 21 dicembre, ha già in mente di ascoltare ciascuno di noi, iscritti e non iscritti con cui si è in contatto, con un sintetico questionario ricognitivo dei più inconfessabili desideri (quelli che si possono dire, naturalmente), di organizzare subito dopo un incontro aperto a tutti (ma proprio tutti, tutti, tutti!) per dibattere appunto su questi temi, di sostenere ogni lodevole iniziativa che possa coinvolgerci nei settori che risulteranno di maggior interesse (“pizza”, innanzitutto).

Con queste parole (…e che non siano solo tali!) e questi sentimenti, mi presento a Voi e saluto tutti gli Amici Exallievi della nostra Regione (e delle sue cinque Province, ovviamente), Anziani o Cappelloni che siano dell’allora giovanissimo All. Antonio Ricciardi (1^ cp., III pl., 6^ sq.) sperando di incontrarvi uno per uno anche con le iniziative che saremo capaci, tutti insieme, di realizzare.

Viva la “Nunziatella”, viva gli Exallievi e (sussurriamolo o urliamo, come preferite) viva la Sezione “Lazio”! Affettuosamente, Antonio Ricciardi (1967/71)

LE SEZIONI VENETO e LAZIO all’Altare della Patria

06 novembre 2021

Con una toccante cerimonia la signora Sindaco di Pieve del Grappa (TV), Annalisa Rampin, ha deposto una corona di alloro all’Altare della Patria a Roma in ossequio al Milite Ignoto e in ricordo dei tanti caduti del Grappa.

Insieme ad una rappresentanza degli Alpini del Grappa l’Associazione ex allievi della Scuola Militare Nunziatella, confermando il gemellaggio ideale tra Rosso Maniero e Monte Grappa, ha reso onore con il labaro nazionale ed i labari delle Sezioni Lazio e Veneto, accompagnati dai due Presidenti Antonio Ricciardi e Boris Mascia, dal Vice Presidente della Sezione Lazio Pasquale Viora e dagli ex allievi “alfieri” Ferdinando Lombardi, Giuseppe Bodi e Riccardo Toniolo.

Gli ex allievi della Nunziatella hanno nel cuore il Masso del Grappa posto all’ingresso della Scuola e con essi i 650.000 morti italiani della I Guerra Mondiale e i tanti nostri Fratelli di Due Pizzi combattenti di allora i cui nomi sono scolpiti su di esso.

Evviva l’Italia, evviva la Nunziatella

 

 

 

Omaggio alla tomba di Enrico Cosenz, Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito e senatore del Regno d’Italia ed ex allievo della Nunziatella

Il 2 Novembre 2021, come avviene ormai da diversi anni, la Sezione Lazio ha presenziato con il proprio labaro alla deposizione di una corona d’alloro alla tomba del gen. Enrico COSENZ, primo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed ex allievo del corso 1832 presso l’allora Real Collegio Militare della Nunziatella. La breve ma intensa cerimonia si è svolta presso il cimitero monumentale del Verano in Roma, alla presenza del Sotto Capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Gaetano Zauner, di 2 allievi della Scuola Militare Nunziatella,  del Presidente della Sezione Lazio, Antonio Ricciardi (67-71) e degli ex allievi Pasquale VIORA (69-72), Paolo BALLERINI (59-62), Nunzio SEMINARA (60-64) e Giuseppe Rauso (92-95).

Milite Ignoto, il treno rievocativo è arrivato alla stazione Termini

Abbiamo incontrato il Milite Ignoto. Eravamo in attesa del treno che ha ripercorso, dopo un secolo, il tragitto per il virtuale ritorno nella Capitale. E noi, che lo abbiamo sempre salutato transitando innanzi al masso “insanguinato” del Grappa all’ingresso della Nunziatella, inconsapevolmente insieme agli altri nomi degli Exallievi caduti nella Grande Guerra, oggi siamo al capolinea per rendergli il doveroso omaggio, con il Labaro della Sezione “Lazio” scortato dal Consiglio direttivo e tanti Amici, con la partecipazione, in particolare, della MOVM Rosario Aiosa (1967/71), Presidente della Commissione per le celebrazioni dei 100 anni della tumulazione all’altare della Patria.

(assente nella foto perchè fotografo d’eccezione Carlo Rubino)

Insediati il nuovo Consiglio Direttivo e il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti della Sezione Lazio

In seguito alle recenti elezioni della Sezione Lazio si sono insediati nuovo Consiglio Direttivo e il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti per il quadriennio 2021-25.

Il Consiglio direttivo è costituito da Antonio Ricciardi (Presidente), Pasquale Viora (Vice Presidente), Egidio D’Addio (Segretario), Francesco Scalia (Tesoriere), Valter Chirieleison (Consigliere), Valentino D’Antonio (Consigliere) e Donato Spada (Consigliere).

Il Collegio dei Revisori dei Conti è costituito da Pierpaolo Armenante, Giuseppe Bodi ed Enrico Nocchi.

Agli ex allievi nuovi eletti vanno i migliori auguri di buon lavoro.