Intervento della Medaglia d’Oro al Valor Militare Gen. C.A. Rosario AIOSA
in occasione della Cerimonia del Giuramento
degli Allievi del 232° Corso della Scuola Militare “Nunziatella”
– Napoli, 16 novembre 2019 –
Signor Sottosegretario di Stato (alla Difesa),
Signor Capo di Stato Maggiore dell’Esercito,
Autorità, Signore e Signori, Ex allievi,
Caro Comandante (della Scuola), carissimi Allievi,
anche quest’anno spetta a me, quale rappresentante del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, il gradito compito di prendere per primo la parola in occasione di questa cerimonia, nel corso della quale, oltre a festeggiare il 232° anniversario di fondazione della “Nunziatella”, avrà luogo il Giuramento di fedeltà alla Repubblica degli allievi del primo anno di corso (ai quali verranno anche consegnati lo spadino e la “stecca”) e sarà celebrata -benché non indicata nel programma- la “Giornata delle Medaglie d’Oro al valor militare” (cfr. circolare SME n.80/035-86, del 15.04.1977 e successivi “aggiornamenti).
All’amata Bandiera dell’Istituto, rivolgo, come sempre, il primo pensiero e l’omaggio più deferente.
A tutti i Caduti per la Patria ed in particolare a quelli che furono allievi della nostra Scuola, rendo memoria, rispetto e venerazione.
Alle loro Famiglie rinnovo un intenso sentimento di affettuosa e grata solidarietà.
Con memore trasporto, mi inchino al Gonfalone del Comune di Napoli, simbolo di una Città nel cuore di ogni ex allievo.
Agli Anziani del formidabile 230° Corso -quello del cinquantennale del mio- che portano sul petto un distintivo che personalmente mi onora ma soprattutto mi impegna, porgo un saluto particolarmente cordiale e a ciascuno di loro, anche se con imperdonabile ritardo, consegno una copia della Costituzione, così come promesso nel giorno del “nostro” Giuramento, il 18 novembre 2017, al cospetto del Presidente della Repubblica, con gli auguri migliori, in vista della prossima maturità e del successivo impegno nelle Accademie e nelle Università.
Al 231°, di cui pure sono stato padrino, anche se “per procura” ed a cui tocca il limbo del secondo anno, risparmio il tradizionale e goliardico “dileggio” e -per la conservazione nella Biblioteca della scuola- consegno idealmente, a nome dell’Ente Morale (R.D. 16 settembre 1927, n.1858) che oggi qui rappresento, la ristampa dei tre volumi contenenti le biografie, le motivazioni ed i ritratti delle Medaglie d’Oro al Valor Militare della Prima guerra mondiale, realizzata in occasione del centenario della conclusione di quel terribile conflitto.
Tra quegli eroici combattenti, sono ben otto gli ex allevi decorati con la massima ricompensa al valor militare: sei “alla memoria” e solo due “a vivente”.
Tra questi ultimi, il tenente Gaetano Carolei, poi generale ed anche Presidente del Gruppo Medaglie d’Oro, autore dell’opera, nel 1968, in occasione del cinquantesimo anniversario della Vittoria.
Il cofanetto con questo “trittico” di volumi, già personalmente consegnato ai Titolari delle cariche di vertice delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, verrà donato anche alle biblioteche delle 4 Accademie, della Scuola Ufficiali Carabinieri, delle altre 3 Scuole Militari e dei restanti Istituti militari di formazione.
Naturalmente, però, è a voi, Cappelloni del 232° Corso, 2019-2022, che voglio esprimere le mie congratulazioni, rivolgere alcune esortazione e formulare gli auguri più affettuosi, ma anche affidare una riflessione e, se vorrete, un compito.
I complimenti sono per la scelta fatta, per i risultati conseguiti nell’impegnativo concorso di ammissione e per l’avvenuto superamento del primo non facile periodo di ambientamento nella Scuola, di sincronizzazione con i suoi ritmi e di armonizzazione con le sue peculiari “tradizioni ed antiche usanze”.
Gli incitamenti si riferiscono alla necessità di continuare a lavorare con responsabile consapevolezza, coerente impegno e fiduciosa curiosità. Abituatevi al rispetto delle regole, alla disciplina ed all’autocontrollo. Vivete questa esperienza, allora, con passione, serietà e leggerezza nello studio, nell’addestramento, nello sport e nel gioco. Guardate lontano, con indipendenza di giudizio e fantasia, ricercate con intelligenza e cuore. Sviluppate il senso dell’umorismo e dell’autoironia: vi aiuteranno ad essere un corso unito, solidale e collaborativo, capace di coltivare sentimenti di onestà, lealtà, gentilezza, generosità, convivialità ed amicizia.
Anche a voi, ripeto: “Da soli si può andare più veloci, ma insieme si va certamente più lontano”.
Gli auspici, infine, riguardano la piena realizzazione dei vostri sogni più belli, sul piano personale e delle vostre aspirazioni più nobili, per quanto riguarda le attività che in futuro sceglierete di svolgere nelle Forze Armate, nella Pubblica Amministrazione o nelle Professioni, comunque al servizio e per il bene della Repubblica Italiana, delle sue Istituzioni democratiche e della Collettività nazionale che essa comprende.
Infine, prima di concludere il mio intervento, desidero ricordarvi che il 4 novembre 2021, quando a voi spetterà il ruolo di Anziani, ricorrerà il Centenario della traslazione a Roma, nel Sacello del Vittoriano, del più importante, significativo ed in ultima analisi eroico Caduto, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare: il Milite Ignoto.
Sarebbe molto bello se, nella prospettiva di questo storico evento, proprio dalla nostra Scuola, che è la più antica e da voi, che siete “i più giovani tra i figli in armi della nostra cara Patria”, nascesse una riflessione, uno studio ed una idea progettuale per continuare -con sobrietà e rigore- ad onorare, nel Soldato Ignoto, i Caduti di tutte le guerre.
Il Gruppo Medaglie d’Oro, dal canto suo, nel rispetto e nei limiti del proprio Statuto (approvato con D.P.R. 26 novembre 1948), ha già “lanciato”, ai Vertici dell’Amministrazione della Difesa, una motivata e a noi sembra anche ragionevole proposta per la commemorazione del 4 novembre 2021, all’Altare della Patria e si accinge a prospettare all’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI) una iniziativa a nostro parere di grande significato morale e di forte impatto comunicativo: che ciascuno dei 7.914 Comuni italiani, in piena autonomia e secondo le norme amministrative vigenti al riguardo, valuti ed eventualmente deliberi l’attribuzione della propria “cittadinanza onoraria” al Milite Ignoto.
Mi scuso per non aver rispettato la mia abituale concisione e termino schierandomi idealmente al vostro fianco per il rito del giuramento.
Buona fortuna a Tutti.
Evviva il 232° Corso!
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