INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE EX ALLIEVI DELLA NUNZIATELLA

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE EX ALLIEVI DELLA NUNZIATELLA

SCUOLA MILITARE NUNZIATELLA
13 febbraio 2021
GIURAMENTO DEL 233 CORSO

 

 

Signor Generale Sganga, Gentili Autorità, cari Allievi del 233^ Corso,

questa cerimonia che si va a celebrare, confermando la sua oramai ultracentenaria tradizione, riveste quest’anno un’importanza del tutto particolare.
Come ho avuto già modo di ricordare in occasione degli auguri che tra Ex Allievi, ci siamo scambiati per le Festività di fine anno, i Corsi che attualmente frequentano la nostra Scuola si trovano ad attraversare una contingenza del tutto eccezionale che non trova riscontro nel passato, ne recente, ne remoto.

E’ vero che ci sono Corsi che si sono trovati a convivere con situazioni altrettanto gravi, come quelli che si sono trovati alla Scuola durante gli eventi bellici che hanno interessato la nostra Italia, e prima d’essa, lo stato del Regno di Napoli e poi delle Due Sicilie, ma in tali occasioni l’emergenza ed il dramma bellico erano lontani dalla Scuola e, comunque Essa non ne era direttamente interessata, anche se poi i giovanissimi ex allievi, una volta usciti, ne sono stati completamente travolti.
Questa volta, invece, la drammatica situazione nazionale ed internazionale ha investito in pieno l’intero Paese e, con Esso, la Nunziatella che ha dovuto sperimentare l’assenza, tra le sue mura, degli Allievi, la necessità di attuare la loro preparazione, anche militare, confinata a distanza, ed il venir meno, per lunghi tratti, dello stretto rapporto dei Corsi tra di loro e dei Corsi al loro interno.

Ma, come ha giustamente ricordato il Comandante della Scuola l’ex allievo col. Lustrino nel messaggio che ha voluto inviare a tutti gli Ex Allievi in occasione di questo Giuramento – e che gli Ex Allievi hanno molto apprezzato e gradito –, questo non è molto differente da tutti i giuramenti che lo hanno preceduto, è soltanto, come ho detto, più importante.
Non è diverso perché, sono le parole del Comandate, “non è il luogo, il numero degli ospiti o una Batteria Tamburi al posto di una Banda” che possono caratterizzare in un modo piuttosto che in un altro la solennità del gesto che Voi allievi avete appena compiuto, ma l’essenza dell’atto stesso e cioè quello di consacrare le vostre giovani vite al servizio della nostra cara Patria.

Gli elementi sostanziali ci sono tutti:
– Innanzitutto, la Bandiera, simbolo perenne della fedeltà e dell’Amor di Patria che Voi, oggi, solennemente conclamate;
– Il Comandante, simbolo vivente della continuità dell’Istituzione che oggi Vi accoglie;
– Infine, intorno a me, la schiera infinita degli Ex Allievi di ieri e di oggi che prima di Voi hanno vissuto in queste mura e da esse hanno assorbito tutto il complesso di Valori e di Tradizioni che rivivono oggi in Voi e nei compagni degli altri corsi che oggi frequentano la Scuola.
Come vedete ci sono tutti gli elementi essenziali che “santificano” quasi il vostro impegno e la vostra scelta.
Ma, come ho detto prima, il vostro odierno giuramento è, forse anche più importante di quelli che lo hanno preceduto.
Esso infatti, considerato il triste periodo che ci troviamo ad attraversare, sancisce in forma ancor più forte l’attaccamento ed il legame che voi riuscite a stringere tra di voi e di voi con la Scuola, pur in assenza, per lunghi periodi, di quella convivenza e contiguità che è parte importante, se non essenziale, per la formazione del vincolo che vi terrà uniti per tutta la vita.

Consentitemi ora una breve connotazione storica:
l’emergenza attuale obbliga a tenere questa solenne cerimonia in Cortile Vittorio Veneto, quello che gli Ex Allievi d’un tempo chiamavano ”Pianetto Grande”.
Ebbene in questo cortile si sono tenuti per molti anni i Giuramenti dei Corsi degli Allievi ed in questo Cortile si sono tenute, ad esempio, le celebrazioni del 150^ anniversario della Fondazione della Scuola alla presenza del Re dell’epoca, Ex Allievo anch’egli della Nunziatella, in questo cortile, agli inizi degli anni Cinquanta, quando ancora gli Allievi vestivano l’Uniforme cachi che vedete schierata con le Uniformi Storiche, gli Ex Allievi presenti alla cerimonia portarono in trionfo l’allievo che vestiva l’uniforme degli anni Venti – simile a quella che oggi voi indossate – chiedendo a gran voce il ripristino della stessa.

Lo Stato Maggiore dell’Epoca, accolse tale richiesta e dall’anno successivo gli Allievi ritornarono ad indossare la bella divisa che oggi caratterizza gli Allievi della Nunziatelle e che poi, via via, tutte gli altri Istituti di Formazione dell’Esercito, e non solo, hanno adottato.
Quindi possiamo tutti affermare che oggi voi avete avuto il privilegio di essere protagonisti di una cerimonia, forse più scarna, ma certamente più sentita e intima e, come tale, più solenne.
Siatene fieri e guardate con coraggio e determinazione il percorso che vi sta innanzi: ricordate sempre, in ogni momento della vostra permanenza qui alla Scuola – in special modo nei momenti più pesanti – l’impegno assunto adoperandovi con costanza nel conseguimento degli obiettivi che vi siete posti e pronti, tra qualche anno a rinfoltire le schiere degli Ex Allievi che oggi vi guardano ammirati e con un po’ di nostalgia al pensiero del momento, da noi tutti vissuto, in cui abbiamo giurato fedeltà alla Patria. Ricordatevelo sempre: un giuramento solenne per osservare il quale molti di loro hanno offerto il sacrificio di sangue delle loro esistenze ed i cui nomi e volti imparate a riconoscere nel Sacrario della Scuola che Vi invito a frequentare per rendere la vostra formazione veramente completa.

Da ultimo una annotazione quasi privata che mi è, forse, consentita dalla intimità della odierna cerimonia: ieri mattina nella nostra bella Chiesa abbiamo dato l’ultimo saluto ad un Ex Allievo: non importa il suo nome, anche se per molti di noi, specialmente di una certa età Esso rimarrà sempre negli affetti più cari: è significativo il fatto che Egli abbia chiesto di essere portato, da ultimo, in questo luogo per salutare questo mondo quasi a voler affermare solennemente ciò che noi tutti intimamente avvertiamo: in questo luogo inizia per noi tutti la vita pubblica – per intenderci indossare la Divisa come gli antichi giovani Romani indossavano la Toga – ed in questo luogo essa ha fine.
In bocca al Lupo, allievi del 223^ Corso e viva sempre la nostra Nunziatella e con Essa la nostra cara Italia.

Napoli 13 Febbraio 2021
Giuseppe Izzo (Corso 67/70)

 

 

 

 

 

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