“Chi te l’ha fatto fare, povero Cappellone…”,
ma questa volta non me lo sta cantando l’Anziano (come nella sempre troppo breve vita da Allievo), ma mia moglie quando ha saputo che stavo assumendo il fardello della Sezione “Lazio”.
La verità ce l’insegna Eduardo: “Gli esami non finiscono mai”, e la vita ci dà conferma ogni giorno.
La voglia di mettersi in gioco è nel dna di ciascuno, soprattutto di chi da ragazzo (o bambino?) ha appreso a cavarsela da solo per vincere i cimenti che la vita militare ogni giorno ci riservava.
Ed eccomi qua, finalmente, cercando di ripagare tutto quel che mamma “Nunziatela” mi ha donato nei miei quattro anni giovanili (Scientifico “A”, per i più curiosi), poi per tutta la vita e ancora oggi, cosa un po’ più difficile da farsi fin quando si hanno i vincoli del servizio.
Non si è Exallievi per diritto di sangue o investitura divina, ma per aver vinto un difficile concorso, per aver superato anni di dura disciplina (diciamocelo pure), e perché viviamo quel comune sentire che ogni anno ci conduce a Napoli, un po’ come uccelli migratori.
Non è quindi l’Associazione, né la Sezione, che ci conferisce il titolo o la promozione, eppure…
Nella mia lunga carriera ho percorso l’Italia in lungo e in largo e, nel mio peregrinare ho avuto sempre il conforto e la gioia dell’amicizia di tantissimi Exallievi che ho incontrato e conosciuto proprio per il tramite delle Sezioni Sicilia, Lazio, Toscana e Veneto (non cito Calabria, Campania, Puglia e Marche perché all’epoca ancora non costituite in Sezione, ma di fatto già vive per gli amici che comunque ho frequentato).
E quando andiamo a Napoli, e lo ricordo particolarmente per il mio 50nnale, è l’Associazione che ci dà la dritta giusta per incanalare al meglio la nostra ardente brama di partecipazione.
Con questa esperienza e con i sentimenti di sempre mi accingo a raccogliere il testimone dal Consiglio uscente per proseguire sulla strada tracciata e cercare, con i neoeletti Consiglieri, di realizzare i sogni di sempre.
Tantissime le iniziative che ho trovato, soprattutto quelle nate dalla spontaneità dei più attivi, iscritti o non iscritti alla Sezione, che rappresentano comunque un riferimento certo per la socialità cui tutti aspiriamo, oltre le tradizionali scadenze del 18 novembre e degli auguri natalizi: sport, conferenze, gite, pizze, amenità… Tiriamo fuori i sogni dal cassetto per renderli, tutti insieme, solide realtà (mi pare fosse anche uno spot pubblicitario, ma rende bene l’idea).
La Sezione “Lazio”, ora impegnata per la cena natalizia del 21 dicembre, ha già in mente di ascoltare ciascuno di noi, iscritti e non iscritti con cui si è in contatto, con un sintetico questionario ricognitivo dei più inconfessabili desideri (quelli che si possono dire, naturalmente), di organizzare subito dopo un incontro aperto a tutti (ma proprio tutti, tutti, tutti!) per dibattere appunto su questi temi, di sostenere ogni lodevole iniziativa che possa coinvolgerci nei settori che risulteranno di maggior interesse (“pizza”, innanzitutto).
Con queste parole (…e che non siano solo tali!) e questi sentimenti, mi presento a Voi e saluto tutti gli Amici Exallievi della nostra Regione (e delle sue cinque Province, ovviamente), Anziani o Cappelloni che siano dell’allora giovanissimo All. Antonio Ricciardi (1^ cp., III pl., 6^ sq.) sperando di incontrarvi uno per uno anche con le iniziative che saremo capaci, tutti insieme, di realizzare.
Viva la “Nunziatella”, viva gli Exallievi e (sussurriamolo o urliamo, come preferite) viva la Sezione “Lazio”! Affettuosamente, Antonio Ricciardi (1967/71)