Discorso del Presidente dell’Associazione per il 232° anniversario di Fondazione della Nunziatella
Signor Sottosegretario alla Difesa,
Autorità tutte qui convenute porgo, a nome dell’Associazione Nazionale Ex allievi Nunziatella e mio personale, il più cordiale benvenuto. La Loro presenza conferisce ulteriore lustro e significato alla odierna cerimonia del giuramento degli Allievi del 232^ corso della Scuola Militare Nunziatella.
Saluto e ringrazio l’Amministrazione Comunale di Napoli, per aver consentito che, anche quest’anno, la cerimonia potesse aver luogo nello scenario incomparabile di Piazza del Plebiscito.
Alle molteplici eccellenze e primati di cui la nostra Scuola giustamente va fiera , non può essere sottaciuto il fatto che essa è stata fondata nella città di Napoli, , sulla collina di Monte Echia, cuore antico della città, 232 anni fa e che può vantare come corollario, oramai usuale e consolidato, della sua festa annuale, quello di svolgersi in questa piazza, cornice unica ed incomparabile.
Saluto il Col. Cristoforo, 80^ Comandante della Scuola ed ex allievo del corso 1981/1984, e lo ringrazio per l’opera appassionata e fattiva di comando della Nunziatella; lo ringrazio anche per la continua disponibilità che ha dimostrato nei confronti dell’Associazione Ex Allievi ad a tutta la grande famiglia degli ex allievi che, oggi qui convenuti, festeggiano la loro festa.
Il mio affettuoso saluto va alla M.O.V.M. Gen. Rosario Aiosa, mio carissimo compagno di corso, che, come gli accade da alcuni anni, partecipa a questa cerimonia oltre che come Ex Allievo, soprattutto come rappresentante dell’intero gruppo delle M.O.V.M. ed in particolare di quelle M. O., ex Allievi di questa Scuola che, a partire dall’alfiere Bellucci nell’anno 1849, hanno meritato la più alta onorificenza al valor militare. A costoro mi sembra giusto e doveroso aggiungere gli Ex Allievi che in anni recenti hanno meritato, anche a costo della vita, la Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Saluto con un caro abbraccio tutti gli ex allievi oggi intervenuti a questa manifestazione ed in particolare quelli del corso 1949/1952 che quest’anno ricordano il settantesimo anniversario del loro ingresso alla Scuola, gli ex allievi quest’anno usciti ed i miei cappelloni del corso 1969/1972 che celebrano il 50° anniversario del loro inizio di frequentazione alla Nunziatella.
Anche quest’anno l’Associazione ex Allievi e gli Ex Allievi tutti partecipano numerosi e compatti alla cerimonia odierna, segno della vicinanza e dell’affetto che ci lega e con cui seguiamo la vita della Scuola e quella degli allievi di oggi ed in particolare di quelli che, da quest’anno, iniziano il loro ciclo formativo.
Questa vicinanza si articola sia nella presenza alle attività della Scuola stessa e degli allievi che con la condivisione e compartecipazione alle varie problematiche, quotidiane e non, in cui la struttura intera è coinvolta ed alle quali cerchiamo, spesso con successo, di porre rimedio; svolgiamo questo compito sia con l’impegno della struttura centrale dell’Associazione, ma anche, mediante la collaborazione continua ed appassionata delle nostre Sezioni regionali, operanti su tutto il territorio nazionale, che si adoperano nell’affiancamento alle attività che gli allievi svolgono lontano dalla sede.
Questo oggi, come ieri e, speriamo, anche per il domani.
Questa vicinanza è visivamente tangibile nell’attenzione particolare e nella fattiva partecipazione alle iniziative che stanno producendo un deciso miglioramento della vita degli allievi, di tutti coloro che frequentano la Scuola ed, ancora più, nello specifico, alla prospettiva di ampliamento della Sede della Scuola e di miglioramento della sua offerta formativa.
Mai come in questo periodo questo ampliamento, che possiamo definire completamento, si appalesa di certo raggiungimento grazie alla particolare cura e attenzione che l’Autorità Militare sta prestando per la soluzione radicale e definitiva degli innegabili problemi di struttura e di organizzazione che ancora oggi affliggono la scuola.
Proprio ieri, nelle sale dell’adiacente Palazzo Salerno, abbiamo avuto conferma che questo cammino ha oramai intrapreso la strada definitiva e che gli ostacoli e le difficoltà che nel passato, recente e meno recente, sembravano pregiudicarne l’attuazione, sono ora in via di definitiva risoluzione.
Noi Associazione Ex Allievi continuiamo nella nostra vigile attenzione e partecipazione affinché l’iter si avvii a definitiva conclusione e ringraziamo di vero cuore le Autorità Militari – e per esse ringrazio particolarmente il gen. Farina, Capo di S. M. E. qui presente – , che oggi hanno impresso a questo lungo cammino la svolta decisiva.
Ho lasciato per ultimi , nel mio saluto augurale, gli allievi del 232^ Corso che hanno appena prestato giuramento di fedeltà alla Patria.
Essi non sono affatto gli ultimi nel mio pensiero affettuoso, ma al contrario, sono al primo posto, sia perché oggi, compiendo questo formale e solenne atto, hanno assunto, in pieno, la figura di soldati – e cioè di coloro che sono chiamati per primi al servizio della nazione – , ma anche perché rappresentano la viva e tangibile continuità della Scuola e, conseguentemente dell’Associazione.
Devo innanzitutto congratularmi con Voi, ragazzi, per il coraggio che, insieme alla vostre famiglie, avete dimostrato nello scegliere di accedere e frequentare la Scuola Militare di Napoli; coraggio confermato anche dall’aver superato i primi giorni di permanenza alla scuola, periodo questo che, da sempre, rappresenta il momento più difficile ed arduo per i giovani allievi.
Abbandonare le abitudini ed i comportamenti decisamente più comodi ed accattivanti della vita civile – e che i vostri amici fuori dal Rosso Maniero continuano a praticare – è decisamente cosa commendevole ed apprezzabile.
Questo coraggio va riconosciuto anche alle vostre famiglie che, in particolare quelle più lontane, si privano del piacere e, diciamolo anche, della tranquillità di avere i propri figli sempre vicini.
Ma a questo apprezzamento alle famiglie devo far seguire anche una raccomandazione: se coraggio avete avuto nel praticare, con i vostri figli questa scelta, siate, nel corso di questi anni, coerenti con la vostra scelta coraggiosa.
Se avete deciso di affidare all’Esercito il prosieguo dell’educazione e formazione dei vostri figli, lasciate che sia la Forza Armata, in piena tranquillità, a porre in essere questo delicato e prezioso compito.
Non pensiate che i vostri ragazzi non siano seguiti e che la loro sicurezza e serenità non sia oggetto costante dell’attenzione e dell’attività di coloro cui sono affidati; non dovete temere che essi non siano affiancati e, quando necessario, rinfrancati e rincuorati, negli inevitabili momenti di bisogno e di necessità, da coloro che li seguono ed anche, siatene certi, dalla grande famiglia degli ex allievi sempre presente sia fisicamente che moralmente al loro fianco.
I vostri ragazzi non sono i primi a frequentare questa Scuola; essi vengono dopo ben 232 ininterrotti corsi annuali – vi prego di riflettere su questo numero: 232 anni – e noi tutti ex allievi abbiamo vissuto ed attraversato momenti di difficoltà analoghi a quelli che oggi i vostri figli affrontano; ebbene sappiate che la più grande soddisfazione è per noi tutti poter oggi dire che DA SOLI li abbiamo superati; ma quando abbiamo avuto bisogno di aiuto e sostegno lo abbiamo trovato prima di tutto tra i nostri compagni, spesso nei nostri anziani e, poi anche, nei nostri ufficiali ed insegnati.
Da qui il vincolo inscindibile ed indistruttibile che ci unisce per la vita ed è questo è il risultato migliore che questa Scuola può offrire: appunto formare e preparare i suoi giovani allievi, come recita il nostro motto, ALLA VITA ED ALLE ARMI.
L’atto solenne che oggi voi, cari ragazzi, avete compiuto racchiude in se l’essenza dell’essere Allievo della Nunziatella, scuola che vi prepara e forma per essere degni ed onesti cittadini di questo paese, sia che affrontiate, dopo quest’esperienza formativa, la vita civile che quella militare.
Non vi potrà essere distinzione o differenza nel comportamento di voi ragazzi quale sia il vostro futuro professionale: esso dovrà essere sempre improntato al rispetto di quei fondamentali valori che assorbite nei tre anni di vita qui alla Nunziatella.
Ma se mai doveste avere qualche dubbio o incertezza su quale possano essere questi valori, avete la possibilità di trovare immediatamente la risposta: non dovete fare altro che leggere e meditare, con particolare attenzione, le motivazioni che accompagnano il conferimento delle più alte decorazioni, sia al valor militare che a quello civile, agli Ex Allievi che nel corso dei secoli l’hanno meritata.
Questa lettura vi chiarirà immediatamente quale sia la strada da seguire nel vostro cammino e quali dovranno essere le scelte che dovrete adottare: esse saranno spesso le più difficili ed aspre, ma così comportandovi sarete sempre orgogliosi di voi stessi e sicuri con la vostra coscienza.
Con questo auspicio, auguro a voi ragazzi del 232° corso le migliori fortune e, nel contempo, dico agli allievi della III compagnia avviati a completare, a breve, il loro ciclo formativo che li attendiamo affettuosamente, a braccia aperte, nella grande famiglia degli ex allievi.
Viva la Nunziatella e viva l’Italia.
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