L’Associazione a Kamno per la lapide restaurata e per ricordare il nostro T.Col. M.O.V.M. Maurizio de Vito Piscicelli
Domenica 30 settembre 2018, a Kamno, paese sloveno posto tra Tolmino e Caporetto, è stata inaugurata una lapide commemorativa restaurata nell’ambito delle iniziative per il centenario della Grande Guerra; la stele ricorda i Caduti, nel biennio 1915-16, della Divisione Emilia e l’eroico Tenente Colonnello Maurizio de Vito Piscicelli, immolatosi proprio a Kamno e decorato di Medaglia d’Oro al valor militare; l’unica MOVM del quel drammatico 24 ottobre 1917.
Il Ten.Col. Maurizio de Vito Piscicelli, nato a Napoli nel 1871, entrò a soli 13 anni alla Scuola Militare Nunziatella ed iniziò così una brillante carriera militare che lo portò, nel 1912, a partecipare come valoroso Ufficiale di Cavalleria alle spedizioni italiane in Africa; per quei duri combattimenti meritò infatti ben due Medaglie d’Argento. In Africa operò pure come valente esploratore e geografo.
In seguito, con lo scoppio della Grande Guerra e mentre onorava il suo incarico di consigliere militare della Duchessa Elena d’Aosta, chiese di essere destinato al fronte. Promosso Tenente Colonnello, venne posto al comando del II° Battaglione del 147° Reggimento della Brigata Caltanissetta, dislocato sulla linea dei combattimenti tra Tolmino e Caporetto, in posizione quindi avanzata nei pressi di Kamno; li, il 24 ottobre del ’17, Piscicelli si trovò a fronteggiare il primo urto di soverchianti forze nemiche avanzanti; organizzò una furiosa resistenza sul posto e cadde nella stessa giornata alla testa dei suoi uomini, opponendosi fra i primi all’avanzata nemica durante le fasi iniziali della “battaglia di Caporetto”. In proposito appaiono illuminanti alcune parole contenute nella motivazione della Medaglia d’Oro conferita a Piscicelli: “…nelle tragiche ore di una disperata resistenza, unendo alla sagacia del comandante le virtù dell’eroe, sostenne il violento urto di preponderanti masse nemiche; circondato ed invitato alla resa, rispose intensificando il fuoco della mitragliatrice rimastagli, deciso all’estremo olocausto”. Colpito a morte, cadde abbracciato all’arma.
Preceduta da una conferenza stampa tenutasi a Bologna il 15 settembre scorso (presente Slaviero e Intonti), la significativa cerimonia di Kamno, è stata organizzata dallo storico Giacomo Bollini che, con un gruppo di esperti e con il contributo di alcuni sostenitori (fra questi la nostra Associazione), ha curato anche il pregevole restauro della lapide commemorativa. All’evento di Kamno hanno partecipato le autorità locali e rappresentanze nazionali slovene, austriache ed italiane; per la nostra Associazione erano presenti, con il Labaro della Sezione FVG, Ortis, Bottos, Jacomino e Buliani.
Concluso il restauro della lapide e posto un cippo con la scritta bilingue “Cimitero militare Piscicelli”, l’opera sarà completata con una tettoia permanente di protezione e con targhe evocanti il nostro Piscicelli e il ruolo della nostra Associazione per l’iniziativa. La lapide e il cippo “Piscicelli” si trovano accanto al cimitero civile, al bordo di un ampio prato dove, nel periodo 1915-17, furono temporaneamente sepolti più di 2000 soldati italiani.
Alessandro Ortis (58-62)
Altri articoli:
Nel pomeriggio di ieri, 22 marzo, si è tenuta dinanzi all’ingresso delle Cave Ardeatine la cerimonia commemorativa del 74° anniversario dell’eccidio delle Fosse...
Carissime e Carissimi Amici Ex Allievi, intendiamo ringraziare, Tutti, per il prezioso contributo offerto attraverso la scelta di destinare il 5‰ delle Vostr...
Toni Concina non finisce mai di sbalordirci, il nostro Past President, nonché Líder Máximo, ha iniziato, come molti appassionati ben sanno, a suonare al pianofo...