Relazione del Presidente all’Assemblea dei Soci del Associazione del 17/11/2018
Cari amici,
questa è la prima effettiva possibilità che ho di presentarmi all’Assemblea, considerato che l’anno scorso, pur ad elezione già avvenuta a stento ho avuto la possibilità di salutare brevemente questo Consesso, organo principe della realtà e della rappresentanza associativa.
Con questa mia relazione intendo, con voi, ripercorrere questo anno che è trascorso e che ha visto all’opera il Consiglio Nazionale scaturito dalle elezioni avvenute nella metà dell’anno 2017.
Questo non prima di ricordare, avendone ancora vivida l’immagine, la meravigliosa manifestazione di questa mattina che ha visto radunato in piazza del Plebiscito tutto il mondo degli ex allievi, organizzato ed inquadrato dall’Associazione: un caloroso e sentito ringraziamento a coloro che hanno curato l’organizzazione della cerimonia ed in particolare al Vice Presidente Franco Sciascia che si è adoperato ,
veramente al di là di ogni immaginabile impegno, nella buona riuscita dell’evento. L’associazione tutta, caro Franco, Ti è grata; Franco è stato affiancato da ottimi e validi collaboratori il che ci fa ben sperare che questo modello organizzativo sia oramai diventato bagaglio comune di un bel gruppo di persone e dell’Associazione tutta.
Il Ministro si è dimostrata attenta e partecipe dei problemi della Scuola e la visita, benché breve, che ha voluto fare alla Scuola ne è la dimostrazione.
Il nostro impegno, ovviamente, va nella direzione di riuscire ad organizzare manifestazioni di livello sempre più elevato.
Evoluzione del Consiglio Nazionale e della Giunta – loro criticità
Veniamo alle vicende più propriamente Associative.
Il Consiglio scaturito dalle ultima elezioni già dalla seduta di insediamento, destinata, come da Statuto, alla nomina dei componenti della Giunta, ha visto contrapporsi, proprio sull’indicazione del Presidente, due schieramenti ben delineati e scaturenti dalla dialettica elettorale; non è un mistero che l’elezione del sottoscritto è figlia di una soluzione di compromesso, ma anch’essa è avvenuta con carattere strettamente maggioritario. Le stesse modalità di elezione hanno caratterizzato anche l’indicazione dei componenti della Giunta Esecutiva.
Al momento della designazione del mio nome ho precisato che accettavo l’incarico per puro spirito di servizio e pronto ad operare le opportune verifiche, allorquando mi fossi reso conto del venir meno delle condizioni di profonda divisione e contrapposizione, anche fin troppo decise e quasi sempre di natura prettamente personale, che avevano suggerito la mia elezione.
Mi riferivo allora, e mi riferisco ancor di più oggi dopo l’esperienza di un anno, alla rimozione ed alla scomparsa effettiva e reale di quelle condizioni di profonda divisione e violenta contrapposizione personale emerse vivide nel corso del Consiglio Nazionale dell’ottobre 2017 e di poi ripetutamente emerse e ribadite nel corso di quest’anno, ed, addirittura, in alcuni momenti apparse ancor più evidenti.
A questo mi riferivo e non certo a qualche ritocco di facciata o provvisoria tregua armata finalizzata ad un ribaltone interno, tentato con manovre di corridoio aduse certo più a chi ha frequentazioni politiche ma non certo degne di un Sodalizio di persone che ad ogni piè sospinto si definiscono addirittura “fratelli” (termine che in questo contesto mai ho usato e non fa parte del mio vocabolario) se non “amici”.
Improntato, pertanto, ad un richiamo alle ragioni di unione e di riscoperta della vera missione associativa, è stato il messaggio che ho ritenuto opportuno rivolgere ai soci subito dopo la mia elezione.
Il Consiglio eletto ha subìto immediatamente una modifica del suo assetto a seguito delle dimissioni, presentate in occasione del primo Consiglio Nazionale, del consigliere Nazario Peluso il quale a causa di impegni professionali (una previsione di impegno all’estero – Stati Uniti – di circa due anni) ha rimesso il suo mandato sia da Consigliere che da componente della Giunta; allo stesso è subentrato il giovane ex allievo Luca Miraglia.
Ancora maggiori e più incisive modifiche ha subito la Giunta Esecutiva che alla sostituzione, per i motivi su indicati, di Nazario Peluso, cui è subentrato Mimmo Orsini, ha dovuto aggiungere quella, recente, del Tesoriere Vincenzo Aceto, sostituito da Camillo Massa .
Questi avvicendamenti, uniti al fisiologico periodo di ambientamento e sistemazione dovuto alla radicale modifica dei componenti della Giunta, ha comportato un parziale sfasamento nell’attività di quest’ultima nell’intero anno che abbiamo trascorso.
Non ha facilitato l’operatività della Giunta la coesistenza, insieme a quelli associativi, di impegni professionali – anche all’estero – di qualche componente della Giunta.
Il Comparto che più ha subito conseguenze dalle criticità di cui sopra, è stato senz’altro quello della comunicazione.
Quando parlo di comunicazione mi riferisco non solo a quella esistente tra l’Associazione – intesa come organi centrali e periferici della stessa – gli associati ed il mondo degli ex allievi, ma anche e soprattutto a quella comunicazione che è indispensabile per fare in modo che i provvedimenti e le deliberazioni assunte dagli Organi Centrali siano poi tempestivamente e chiaramente trasmesse agli Organi periferici ed ai soci per la loro rapida conoscenza ed efficace attuazione.
Esaminando il primo aspetto diciamo che la medaglia ha, come al solito, due facciate: la prima è rappresentata dall’importante attività svolta per la revisione del sito “Nunziatella.it”, per la quale la Giunta ha ritenuto di cambiare operatore a seguito di una valutazione di carattere economico/funzionale; la gestione del sito è , di fatto al momento ed in attesa di quanto si dirà poi, affidata al consigliere Luca Miraglia che rappresenta il terminale ultimo di tutte le informazione che confluiscono sul Sito.
Il buon Miraglia si è anche fatto portatore di una ipotesi di nuovo piano della comunicazione che è stato proposto al Consiglio; quest’ultimo ha sollevato alcuni spunti di riflessione e suggerimenti, chiedendo di rivedere e riesaminare il piano alla luce di quanto suggerito; pertanto il documento non è stato ancora approvato e licenziato; devo dire che la prossima seduta del Consiglio sarà dedicata, in gran parte proprio all’esame, in tutti i suoi aspetti, fasi e sfaccettature, di questo fondamentale aspetto della vita associativa.
Sempre in tema di comunicazione rivolta ai Soci, in particolare quella di carattere periodico, alcune visioni discordanti circa le modalità di inoltro del “Rosso Maniero” ai soci, – cartacea e/o telematica – solo da ultimo codificate dal Consiglio, unite a criticità organizzative, hanno inevitabilmente comportato delle discrasie e carenze nell’invio, sia a livello cartaceo che telematico, di questo prezioso mezzo di informazione di cui mi scuso a nome della intera Giunta.
Posso assicurare, però, che abbiamo fatto in modo che la comunicazione a mezzo del notiziario “Rosso Maniero” riprendesse a breve la sua normale cadenza di pubblicazione, cosa che è avvenuta con l’invio di un numero esclusivamente dedicato alle notizie istituzionali, ma che a breve vedrà la ripresa della redazione e spedizione del notiziario nella sua usuale forma.
Per quanto attiene invece alla comunicazione cosiddetta interna e cioè destinata alla rapida comunicazione di delibere e decisioni degli Organi Centrali, abbiamo scontato qualche deficienza causata da quelle discrasie e difficoltà nelle quali si è imbattuta la Giunta e ci cui facevo cenno poc’anzi; mi auguro che anche questa possano essere a breve risolte.
Attività Associativa nell’anno 2018-11-02
- Venendo ad un rapido riepilogo dell’attività svolta in questo primo anno di attività di questo Consiglio Nazionale, voglio innanzitutto precisare come si sia provveduto alla nomina di una Commissione Cultura, presieduta dal nostro Presidente Onorario Peppino Catenacci al quale sono stati affiancati, per il momento, il Vice Presidente Franco Sciascia, infaticabile ed appassionato cultore delle vicende che riguardano la nostra Chiesa, il consigliere Mario Bernardi ed il direttore del “Rosso Maniero”, Giovanni Casaburi. Altri soci, di cui non possiamo non riconoscere capacità e cultura, hanno manifestato l’interesse a fare parte di questa Commissione ed, in una prossima seduta, il Consiglio prenderà in esame l’ampliamento di questo fondamentale e delicato Consesso cui dobbiamo , tra dall’altro e come ogni anno, sotto la imprescindibile cura di Catenacci, la pubblicazione di nuovi testi dedicati ad ex allievi particolarmente meritevoli. Non solo: è emersa da più parti la richiesta di redigere una pubblicazione, avente cadenza annuale e da qualcuno denominata “Numero Unico”, sulla cui natura e struttura, così come sulla sua veste grafica, il Consiglio non ha ancora raggiunto un orientamento preciso; anche questa interessante iniziativa dovrà essere definita nell’ambito dell’intero progetto della Comunicazione di cui ho prima parlato. Collegato con l’aspetto Cultura, ma più correttamente da inquadrarsi sotto l’aspetto di conservazione delle nostre memorie, è da segnalare l’attività svolta da alcuni volontari, sotto la supervisione dei componenti la Giunta e del Presidente Onorario, per il recupero dai sottotetti della Scuola e da ambienti esistenti sopra la Chiesa, dove erano stati improvvidamente ammassati di una grande quantità di materiale (documentazione associativa, libri, pubblicazioni ed altro) che è stata sommariamente inventariata e trasportata in ambienti asciutti da dove sarà poi rimossa e definitivamente sistemata in altri ambienti che si stanno reperendo, di concerto con il Comando Scuola, laddove potranno, insieme ad altro materiale di nostra pertinenza disseminato in altri siti, essere facilmente reperibili e consultabili. L’idea di riuscire a fare una piccola biblioteca – archivio di tutto ciò che è di proprietà dell’Associazione, anche per evitarne il continuo e dannoso stillicidio di cui in passato è stato vittima, è fra gli obiettivi che ci siamo proposti.
- Punto centrale del programma di questo Consiglio è l’obiettivo di riuscire a varare un nuovo testo di Statuto; è iniziato, pertanto, un percorso che ci dovrà portare ad un profondo riesame della nostra Carta Statutaria che, che oggetto di molteplici modifiche, aggiunte, interazioni introdotte in questi ultimi anni, ha ora mai del tutto perso la struttura e l’unicità d’impianto che le era stato dato al momento dell’originaria formulazione. Questa constatazione non è nuova: anche nel recente passato sono stati infatti avviati, nelle scorse consiliature, processi di revisione dello Statuto che però a nulla di concreto hanno portato: A noi sembra, oggi, che sia giunto il momento per affrontare in maniera decisiva la questione ed arrivare ad una conclusione: approvare o meno un nuovo Statuto che raccolga le istanze e le proposte della base associativa nel senso più ampio e partecipato possibile. Consapevole di ciò il Consiglio ha deliberato la costituzione di una Commissione Tecnica a ciò destinata; questa Commissione avrà il compito, dapprima, di accompagnare, assistere e prestare attenzione a tutta una serie di momenti aggregativi dedicati alla riforma dello Statuto e che ha visto la prima occasione di incontro a Roma lo scorso 13 ottobre; una volta completata questa fase di percezione e raccolta di suggerimenti, spunti, progetti a ciò dedicati, la Commissione varerà un bozza di Statuto che dovrà poi essere, ovviamente, sottoposta all’esame degli Organi Statutari per poi giungere alla fase finale e cioè, qui, davanti all’Assemblea che, Organo Sovrano deciderà sul testo che Le verrà sottoposto.
- Non è mancato a questo Consiglio l’attenzione a quanto in essere per il completamento del complesso Iter in corso per l’ammodernamento e l’ampliamento della Scuola, pur in un momento in cui si stanno accavallando e sovrapponendo, nella gestione della Scuola stessa, varie esigenze, tutte degne di attenzione. Infatti da un lato vi è la necessità di rendere quanto più funzionale e aggiornata la attuale infrastruttura per poter fornire agli allievi di oggi degli spazi e servizi degni di una Scuola moderna; in tal senso si sono orientati gli sforzi del nostro amico gen. Serino fino a qualche giorno fa Comandante del Comfordot, da cui la Scuola funzionalmente dipende, nonché dell’attuale Comandante Cristofaro, entrambi ex allievi, e che si sono concretizzati nella riapertura della Sala Convegno (chiusa da anni e, da ultimo, destinata a palestra), la creazione ed apertura della nuova palestra, super attrezzata, realizzata nella zona in cui, una volta, erano alloggiate le docce, il completo ammodernamento delle strutture e dei macchinari della cucina ed altri interventi estremamente indifferibili per poter offrire agli allievi di oggi una struttura quanto più moderna ed attrezzata. Questi indispensabili interventi ed altri che attualmente sono in corso, tutti coerenti – per quanto è possibile – con il più ampio progetto ai ampliamento, tendono anche a fornire alla Infrastruttura la possibilità di essere pronta ad accogliere frequentazioni di gruppi di ospiti di varia nazionalità, nell’ambito dell’apertura della Nunziatella, disposta dallo S. M. D., alla realtà della Scuola Europea. Dall’altro rimane il poderoso progetto dell’allargamento della Nunziatella. Come voi tutti sapete e come ho questa mattina inequivocabilmente ribadito, il passaggio della caserma Nino Bixio alla Difesa, finalizzato all’ampliamento della Nunziatella, è un dato oramai ineludibile e rappresenta un punto di non ritorno in questa annosa e articolata vicenda; ciò non toglie che si avverte, da qualche parte, un tentativo, neanche tanto nascosto, di accantonare la questione e farla passare in secondo piano, quasi fosse un argomento scomodo da non trattare troppo ufficialmente; confesso di non aver ancora capito se si tratta di una questione, anch’essa di carattere personale o altro. Sul punto la posizione dell’Associazione è consacrata in atti e delibere del Consiglio Nazionale e di questa Assemblea che non lasciano spazi a dubbie interpretazioni: L’Associazione è unita nello scopo di raggiungere nel più breve tempo possibile il fine dell’allargamento della Nunziatella mediante l’accorpamento della Bixio utilizzando lo schema progettuale che, redatto su richiesta dell’Associazione ed offerto dalla Fondazione, è stato fatto proprio dello S.M. D. Ciò senza che vi possa o debba esistere il tentativo, da parte di alcuno, di voler mettere il cappello su questa realizzazione: essa per quello che si è fatto e per quello che si farà, è e sarà il frutto dell’attività comune, coesa ed infaticabile dell’Associazione nel suo insieme che, è bene ricordare, è fatta di persone che volontariamente, ognuno impiegando i “talenti” di evangelica memoria di cui è detentore, e senza alcuna personale aspettativa, prestano la loro attività per il bene comune e della Nunziatella. Allo stato la situazione è la seguente: il primo passo, come è ovvio, consiste nel rendere possibile il trasferimento dei reparti della Polizia nel Nuovo Polo della Polizia nella caserma Boscariello ed a tal fine possiamo ipotizzare che entro fine anno possa essere bandita la gara per la progettazione esecutiva. Infatti, l’ATI (Associazione Temporanea di Impresa) aggiudicataria dell’appalto per redigere lo STUDIO di FATTIBILITA’ TECNICO/ECONOMICO (ex Progetto Preliminare) lo ha consegnato lo scorso mese ed è in fase di esame da parte dell’Agenzia del Demanio, che gestisce tutte le attività. In considerazione che la Polizia ha anche già manifestato il proprio gradimento, risulterebbe che, terminate le ultime verifiche, esso venga formalmente approvato entro la fine di novembre. (Tempi ipotizzati. Esperimento gara ed aggiudicazione progettazione esecutiva: 4/5 mesi. Predisposizione e consegna elaborati progetto esecutivo: 150gg. Entro fine 2019 esperire la gara di appalto ((Abbiamo a suo tempo, da fonti certe, avuto assicurazioni che il progetto era stato totalmente finanziato)). Siamo tutti allertati per seguire passo passo questa trafila burocratica e fare in modo che eventuali ostacoli siano rapidamente superati.
- Infine voglio segnalare il significativo incontro che Il Consiglio ha voluto compiere nel maggio di quest’anno con la III Compagnia; l’occasione che si è inserita in una giornata di grande rilievo morale e operativo (inaugurazione della nuova palestra e consegna alla Fondazione della sciabola appartenuta all’ex allievo gen . Longobardi) ha voluto rappresentare la presentazione ufficiale dell’Associazione ai futuri ed imminenti giovani ex allievi e si è incentrata sulla consegna simbolica del distintivo associativo al Capocorso della Compagnia e sulla partecipazione di un gruppo di ex allievi (ricordo i nomi di Alvino, Caradonna, Ciruzzi, D’Amato, Gerosa, Roberto e Franco Massi) , che hanno voluto portare all’attenzione dei giovani le loro esperienze umane e professionali. Vi assicuro grande attenzione ed interesse da parte dei giovani ed una gran bella giornata associativa vissuta in semplicità ed armonia. Come potete vedere, anche in assenza di un organico piano programmatico la cui opportunità ci è stata più volte ricordata, questo Consiglio e la Giunta Esecutiva hanno operato fattivamente, anche se non al massimo delle loro potenzialità, che spero, potranno essere efficacemente sviluppate nel prossimo periodo che ci auguriamo operoso e concorde per il raggiungimento di ogni obiettivo necessario alla vita ed alla prosperità dell’Associazione; quest’ultima, lo ricordo, si avvia al compimento del primo settantennio di vita, traguardo che ci auguriamo tutti di poter raggiungere collaborando, insieme ed uniti per conferire a tale scadenza l’opportuna solennità. Mi è stato richiesto di fornire alcuni dati circa l’andamento delle iscrizioni all’Associazione nell’anno in corso. Rispetto al 2017 riscontriamo un calo di adesioni nella misura di circa 250 iscrizioni; tale dato, anche volendo considerare che il 2017 è stato un anno “elettorale”, con conseguente drenaggio di iscrizioni, è comunque un dato rilevante, allarmante e segno di un certo disaffezionamento al nostro Sodalizio. Sul punto è già stata fatta qualche riflessione, ma è indispensabile che noi tutti ci si interroghi sul perché di tale fenomeno e sulle ragioni in forza delle quali anche interessanti segnali di attività da parte dell’Associazione, in tutte le sue articolazioni, non vengono accolte e recepite dagli ex allievi.
Vorrei chiudere questa relazione con una citazione formulata in una delle tante occasioni in cui si parlava di riforma dello Statuto ma che raccoglie anche degli spunti fondamentali per dare un senso al nostro stare insieme e che desidero ognuno di noi faccia tesoro:
“La nostra è un’Associazione con fini morali che escludono finalità politiche, economiche e di carriera. In essa non si decidono né i destini professionali di ciascuno di noi, ne le situazioni patrimoniali. L’idea – buona in se – di predisporre una normativa astrattamente idonea a renderne perfetto il funzionamento si scontra con un limite invalicabile: quello per il quale la conduzione dell’Associazione è affidata al volontariato di uomini di buona volontà, la cui azione va vista e valutata in buona fede e presumendo la buona fede.” (Franco Pugliese)
Vi ringrazio dell’ascolto, chiedo venia per le sicure deficienze di questa relazione che vorrete benevolmente giustificare e di cui sono pronto a porre rimedio.
Giuseppe Izzo (corso 1967/70)
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