LA SCUOLA MILITARE “NUNZIATELLA” NELLA STORIA
1735-1786: LE ORIGINI
Napoli, nella seconda metà del settecento, attraversava un periodo di eccezionale splendore. Poche altre città al mondo erano, infatti, in grado di offrire, ai visitatori, una più vasta gamma di seduzioni.
La natura le aveva donato un paesaggio ed un clima incomparabili. A ciò si aggiungevano i sensazionali ritrovamenti di Ercolano e Pompei che facevano esclamare a Goethe, in quegli anni in visita a Napoli, molte sventure sono accadute a questo mondo, ma poche hanno procurato ai posteri altrettante gioie.
Nel contempo il Vesuvio, rinunziando alla sua cattiveria, si dilettava producendosi in spettacolari esibizioni, belle a vedersi ma che non provocavano danni.
Napoli, ricca di opere monumentali e di collezioni d’arte, con teatri in cui si poteva ascoltare la migliore opera buffa d’Europa, era vista come una delle mete più ambite dai viaggiatori di fine settecento, dove persino i quarantamila lazzaroni, che vivevano d’elemosina e dormivano sulle strade, la cui pericolosità aveva un tempo fatto parlare di Napoli come di un Paradiso abitato da diavoli, si erano trasformati in un’attrazione folkloristica.
In questo contesto Carlo di Borbone che nel 1734, conquistandola aveva restituito a Napoli la dignità di essere Capitale di uno Stato autonomo, portava a termine la sua rivoluzione militare mettendo a presidio del Regno un forte esercito nazionale la cui ufficialità era formata in Istituti d’istruzione militare in linea con quelli delle grandi potenze dell’epoca.
Di questo periodo e di questa politica sono testimonianza la Real Academia de los Guardias Estendartes de las Galeras fondata nel 1735, la Scuola pratica di Artiglieria istituita con provvedimento del 16 aprile 1736 nell’area del Ponte della Maddalena, la Real Academia y Escuela de Mathematica e la Real Academia del Corpo degli Ingegneri militari istituite rispettivamente con ordinanze 10 settembre 1745 e 9 agosto 1754.